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Ponte Mediceo. 2 milioni per il recupero

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La Regione Toscana finanzia il consolidamento strutturale e il restauro architettonico dello storico collegamento tra Pontassieve e San Francesco
Data:

29 Dicembre 2025

Tempo di lettura:

2 minuti

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ponte mediceo
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Ponte Mediceo. 2 milioni per il recupero

La Regione Toscana ha approvato uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro destinato al recupero del Ponte Mediceo, l'infrastruttura storica realizzata nel 1550 da Cosimo I de' Medici che unisce gli abitati di Pontassieve e San Francesco.

L'intervento, sarà suddiviso in due fasi operative tra il 2026 e il 2027 ed è finalizzato al ripristino della viabilità veicolare e alla valorizzazione storica del ponte, attualmente aperto al solo transito pedonale a seguito delle criticità emerse dopo gli eventi alluvionali dello scorso marzo. Tale finanziamento arriva anche grazie alla progettazione realizzata dall’ufficio tecnico associato dei Comuni di Pontassieve e Pelago per una cifra totale di circa 90.000 euro.

Per l'annualità 2026 è prevista l'erogazione di 1.100.000 euro. Tali risorse saranno impiegate per il consolidamento strutturale del ponte. L'apertura del cantiere è programmata per la primavera 2026. Questo primo lotto di lavori è propedeutico alla riapertura dell'infrastruttura al traffico veicolare, con l'esclusione dei mezzi pesanti. Il restante finanziamento di 900.000 euro sarà reso disponibile nell'anno successivo. L'intervento si concentrerà sul restauro architettonico, con il rinnovamento degli elementi in pietra e in laterizio e il rifacimento dei rivestimenti esterni, al fine di preservare il valore storico e monumentale dell'opera.

“Grazie alla Regione e alla sensibilità dimostrata dai vertici regionali, il Presidente Eugenio Giani e l’assessore Filippo Boni, la consigliera regionale Serena Spinelli e tuto il consiglio regionale per aver compreso l'importanza di tale intervento, attraverso questo finanziamento – spiegano i sindaci di Pelago, Nicola Povoleri e Pontassieve Carlo Boni   riusciremo a garantire sia la sicurezza strutturale necessaria alla ripresa della circolazione stradale, sia la tutela di un bene di rilevante interesse storico e culturale non solo per i nostri due Comuni, ma per l’intera Valdisieve”.

Tale intervento segue ad una serie di indagini conoscitive che si sono svolte nel 2025 realizzate dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e un team di esperti.

L'obiettivo di queste indagini, che hanno anche coinvolto il Nucleo Sommozzatori di Genova e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, nasceva dall’esigenza di condurre un'analisi approfondita dell'alveo fluviale in corrispondenza del pilone del ponte, un elemento cruciale per la stabilità e la sicurezza della struttura.

Ultimo aggiornamento:

29/12/2025, 19:40